Segni: la perla dei Lepini vicino a Colleferro
Segni sorge su un rilievo dei monti Lepini a circa 50 km dalla Capitale e a pochi passi dalle grandi moderne vie di comunicazione sull'asse Roma-Napoli. Immersa in un ambiente naturale, rigoglioso e salubre, tra l'Appennino ed il mare, legittimamente fiera delle sue antiche radici, la cittadina domina dall'alto del monte Pianillo l'intera Valle del Sacco.
Dall'abitato di Segni, lo sguardo spazia tra le cime del massiccio lepino e quelle dei monti Ernici, fino alle vicine lussureggianti colline della Ciociaria e lambisce altri autentici gioielli di storia e di cultura da qui facilmente raggiungibili: Palestrina, Anagni, Ferentino, Valmontone, Fiuggi, Paliano, e non solo.
Il suggestivo percorso delle mura poligonali (o ciclopiche), ove è incastonata la celeberrima porta Saracena, e il vasto complesso architettonico dell'Acropoli costituiscono il principale (ma non il solo) magnifico itinerario escursionistico interno alla cittadina che ospita l'Albergo La Pace.
Oltre gli affascinanti itinerari storico-artistici dell'antico centro storico, si possono scegliere passeggiate agevoli alla volta del Campo di Segni oppure dirigersi verso il Campo di Montelanico.
Per i più sportivi e audaci il sentiero che risale il Monte Lupone è l'ideale: arrivati in cima, si può ammirare un paesaggio unico, fino al promontorio del Circeo e alle spiagge di Torvaianica.
Segni vanta una storia antica ed avvincente
Il maestoso apparato delle mura poligonali (databile tra il V ed il IV sec. a. C.) e il vasto complesso architettonico dell'Acropoli raccontano dell'origine antica e dello sviluppo, in epoca romana, della città; la cattedrale e la struttura urbanistica del centro storico (con il suo affascinante reticolo di stradine e i suoi ricchi palazzi gentilizi) confermano invece l'intensa attività edilizia medioevale e la rinascita della città dopo il sacco del 1557 ad opera dei francesi.
I frequenti soggiorni papali presso il palazzo che è poi diventato il Seminario Vescovile regalarono alla città ulteriore prestigio e notorietà tra il dodicesimo ed il quattordicesimo secolo.
Tra la fine del VI secolo e l'inizio di quello successivo qui nacque papa Vitaliano, divenuto successivamente Santo, che pontificò dal 657 al 672.
Nella Biblioteca comunale, la copia digitalizzata degli Statuti Segnini di epoca rinascimentale e post-rinascimentale (conservati a Roma presso la Biblioteca del Senato) testimoniano la sofisticata vita istituzionale della comunità, nel corso della storia, mentre i numerosi atti notarili dettagliano l'importanza della risorsa castanicola per l'economia locale già dal Medio Evo e ricostruiscono la recente diffusione, nell'ultimo secolo, per innesto, del magnifico marrone segnino.